Come se si fosse immersi in un’onda audio completamente avvolgente. Chi ha avuto modo di potersi sedere all’interno di una stanza attrezzata con un impianto audio binaurale e ascoltare una qualunque traccia musicale non ha dubbi: un’esperienza unica, che permette di vivere il suono piuttosto che ascoltarlo semplicemente. Questa tecnica, nata oltre un secolo fa e capace di replicare il funzionamento del sistema uditivo dell’uomo, offre la possibilità di registrare audio 3D e ascoltare tracce con una qualità senza precedenti. “Porta l’utente nel bel mezzo del campo sonoro in cui è stata effettuata la registrazione – afferma Edgar Choueiri, professore di ingegneria aerospaziale e meccanica e direttore del laboratorio di acustica applicata dell’Università di Princeton. Permette di ascoltare e distinguere il cinguettio di un uccello che passa sopra la propria testa o ascoltare distintamente qualcuno che sussurra e bisbiglia in uno dei due orecchi. E, nel caso si registri una banda e si chiudano gli occhi, sembrerà di trovarsi di fronte l’intero complesso e non di ascoltare una registrazione”.

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